Scuola a Tzamberlet - Aosta

Committente: Comune di Aosta

Descrizione: Progettazione Definitiva finalizzata ad appalto integrato per la realizzazione di edificio scolastico polmone in località Tzamberlet – Comune di Aosta. Progettazione architettonica, MEP, strutturale e sicurezza. 

Periodo: 2015

Professionisti coinvolti:

Arch. D. La Gioia Progetto Architettonico (Polistudio)

Ing. S. La Motta Progetto Architettonico (Polistudio)

Ing. M. Savoye Progetto Strutturale (Atelier Project)

Ing. M. Cevoli Progetto Strutturale (Polistudio)

Ing. A. Frisoni Progetto Impianti Elettrici e Speciali (Polistudio)

Ing. F. Casalboni Progetto impianti Termo-Fluidici (Polistudio)

Ing. A. Casalboni Progettazione Acustica (Polistudio)

 

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Il Progetto

Il presente progetto Definitivo è stato condotto in conformità alle indicazioni del progetto preliminare e ai vincoli posti dal Bando di Gara. In particolare, si è fatto riferimento al paragrafo 1.01 della relazione Tecnico Illustrativa dove vengono evidenziate le esigenze da soddisfare e le specifiche prestazioni richieste e alla lettera di invito che al cap. 5 riporta: “Il progetto definitivo non potrà differire dal progetto preliminare con riferimento a quanto segue se non per questioni di dettaglio legate a particolari soluzioni tecnologiche/costruttive debitamente documentate e ad eccezione di quanto previsto al successivo punto 3:

a. Volume massimo;

b. Superficie e distribuzione funzionale degli spazi necessari per insediare 2 distinte istituzioni scolastiche;

c. Numero dei piani;

d. Occupazione planimetrica e impronta dell’edificio;

e. Materiale delle strutture di prefabbricazione in legno.

 

3. "Il progetto definitivo dovrà prevedere la realizzazione di un “palestrino” scolastico da destinare ad attività motorie in luogo delle gradinate della palestra. La soluzione progettata dovrà dimostrare, con idonei elaborati grafici, la possibilità di un successivo inserimento delle gradinate mediante l’esecuzione di limitate opere.” Il Progetto Preliminare ha previsto dotazioni specifiche di aule, di laboratori, di spazi per il personale e parcheggi già definiti e “ritagliati” sulle esigenze dell’Amministrazione Pubblica sui quali si è deciso di non intervenire anche a seguito dei chiarimenti ai quesiti posti in fase di gara dai concorrenti".

 

Progettazione strutturale

La progettazione strutturale, in conformità con le Norme Tecniche delle Costruzioni e gli Eurocodici, è stata eseguita avvalendosi del metodo semiprobabilistico agli Stati Limite (ultimi e di esercizio), prestando particolare attenzione alle combinazioni sismiche e al comportamento degli edifici sotto l’azione delle spinte orizzontali.

Data la geometria dei fabbricati, si è deciso di analizzarli in modo separato, così da suddividere strutture asimmetriche e complesse in strutture più semplici, più regolari in pianta e più resistenti nei confronti delle azioni sismiche. Ci si è quindi ricondotti alla progettazione separata delle quattro strutture evidenziate nella figura seguente:

 

Nei fabbricati 1 e 2 la porzione in elevazione è formata da telai in legno lamellare e da solai in xlam da 14 cm e travi in legno lamellare con soletta collaborante da 6 cm di spessore; per esigenze architettoniche sono stati inseriti anche dei pilastri in acciaio. Sono stati inoltre previsti, per esigenze di controventamento, oltre alle pareti in legno, alcuni vani in c.a. con solai in latero cemento o in soletta piena e alcuni setti in c.a.

In corrispondenza dell’aula magna sono stati disposti ulteriori travi e pilastri in c.a. al fine di gestire in sicurezza le importanti luci in gioco.

Infine, la copertura a due falde dei blocchi 1 e 2 avrà struttura portante sempre in legno lamellare (puntoni 20x24 cm). Il fabbricato centrale (3) avrà invece una struttura in elevazione formata da pilastri in c.a. e da solai in xlam da 14 cm e travi in legno lamellare con soletta collaborante da 6 cm di spessore e una copertura a due falde con struttura portante sempre in legno lamellare con arcarecci rettangolari e travi a boomerang.

Invece, per la palestra (4), per via delle grandi luci e dei carichi elevati, è stata scelta una struttura in elevazione a pilastri e travi in c.a. con solai in latero cemento e con una copertura composta da travi reticolari in legno e acciaio.

 

Sagoma

Fermi restando i vincoli sulla sagoma, il volume e le superfici degli elementi funzionali alla realizzazione delle due scuole, senza dimenticare le esigenze di un possibile utilizzo unitario e disgiunto, si è dovuto intervenire sul progetto per risolvere alcune approssimazioni proprie della definizione di un Progetto Preliminare.

In particolare si è inserita nella “manica” a Ovest una nuova scala interna al fine di garantire che al piano primo il numero massimo di aule servite non superasse le 10 unità conformemente all’art. 3.8.1 del Decreto Ministeriale del 18 Dicembre 1975. Questa soluzione ha richiesto una ridistribuzione degli ambienti al piano primo e ha offerto l’occasione di rettificare il perimetro interno dell’aula magna, ruotandola e rettificandone il perimetro irregolare.

Si è deciso a questo punto di intervenire sulle scale di emergenza esterne al fabbricato eliminando quella più prossima, divenuta ridondante, e spostando le altre in testa ai fabbricati in modo da non interferire con le forature e non obbligare all’utilizzo dei terrazzi. Infatti le porzioni di parete in prossimità della scala di emergenza devono necessariamente essere REI 60 al fine di proteggere l’esodo e quindi avrebbero comportato infissi fissi nelle aule ovviamente non realizzabili.

Inoltre, non dovendo più essere utilizzati come vie di fuga, i terrazzi possono diventare dei giardini verdi apprezzabili visivamente dall’interno ma non fruibili. Nelle scuole è assolutamente da ridurre ogni situazione di rischio e quella di una caduta nel vuoto è una fra le più pericolose ma purtroppo più comuni.

L’accessibilità ai terrazzi nel preliminare non poteva essere inibita perché vie di esodo ma allo stesso tempo neanche controllata sia per distribuzione (4 diverse aree) sia per estensione circa (circa 160 m lineari di parapetti).

Una criticità riscontrata nel progetto preliminare era quella relativa all’ingresso al complesso scolastico. Il preliminare prevede infatti l’accesso principale alla scuola ovviamente dal parcheggio del complesso sportivo a Est. La configurazione del lotto e le dimensioni imponenti della scuola, unite alla necessità di garantire un accesso ai mezzi di soccorso hanno sacrificato probabilmente troppo l’ingresso riducendolo a circa 6m.

Considerando che a pieno regime la scuola può occupare circa 1300 studenti, abbiamo ritenuto necessario nel rispetto comunque delle sagome di impianto degli edifici e di modellare questo punto nodale in maniera particolare. E’ stata creato un leggero slargo arretrando la vetrata di ingresso alla palestra e inserendo una pensilina in acciaio legno e vetro che accompagna al coperto gli studenti dal cancello fino all’ingresso all’edificio. Questo percorso sale in modo graduale dalla quota del parcheggio alla quota di ingresso di +1.50 m unendo la necessità di un percorso accessibile all’utilità di un percorso coperto.

 

La palestra

All’interno della stessa logica, il layout della palestra è stato specchiato rispetto al progetto preliminare portando l’ingresso in prossimità di questo unico nodo. Questa soluzione offre la possibilità innanzitutto di unificare visivamente il riferimento a chi accede, ovvero immediatamente viene offerta la possibilità di individuare l’accesso e poi da quel punto ci si può dirigere o alla palestra o alla scuola.

Va tenuto anche in considerazione il fatto che i due accessi sono differenziati nel tempo, ovvero la mattina si accede alla scuola e al pomeriggio la palestra può essere accessibile per la comunità e quindi i flussi non sono concomitanti.

Nel preliminare l’accesso alla palestra avveniva da sud, praticamente da un lato nascosto e non dal fronte sul parcheggio rendendone difficoltosa l’individuazione e obbligando il layout interno ad una gestione duplice degli ingressi. La ridistribuzione interna degli spazi ci ha permesso di recuperare la superficie per realizzare una piccola hall a doppio volume che funge da snodo anche per l’accesso dalla scuola.

Una piccola modifica interna al layout dei laboratori della scuola ha permesso di offrire un ulteriore accesso alla palestra in gran parte interno pensando ai giorni piovosi e comunque sempre coperto.

 

La palestrina

L’idea progettuale è quella di offrire all’Amministrazione una soluzione in grado di garantire sia la palestrina sia le tribune senza alcun tipo di opere necessarie, ovvero di poter decidere di volta in volta la configurazione spaziale gradita. Si è progettato lo spazio al piano primo degli spogliatoi in modo tale da poter essere chiuso in due diverse posizioni tramite delle pareti manovrabili, ovvero separando la palestra grande da quella piccola in corrispondenza del vuoto sulla palestra grande o in una posizione a circa 6m di distanza.

Queste due configurazioni permettono dunque di avere in un caso una palestrina di oltre 200 mq al piano primo perfettamente indipendente dalla palestra del piano terra oppure una palestra più piccola o un deposito attrezzature nel caso in cui si voglia avere la tribuna aperta lato palestra principale.

L’offerta è corredata da una tribuna impacchettabile e spostabile elettricamente che permetterà ad un operatore con semplici operazioni di riconfigurare gli spazi esattamente come accade di consueto in ambito congressuale. Ovviamente gli spazi sono stati progettati per garantire gli adeguati spazi d’esodo agli spettatori e la loro corretta curva di visibilità ai sensi della UNI 9217.

 

Il verde

La scuola anche nel progetto preliminare era stata impostata con il piano terra ad una quota sopraelevata rispetto alla quota di ingresso all’area del parcheggio del centro sportivo. Questa impostazione è stata mantenuta nel progetto definitivo al fine di evitare di avere interrati alla quota di possibile livello della falda (la relazione geologica indica la quota di circa -3 m dal piano di campagna) e quindi con problemi legati alle infiltrazioni e all’umidità, essendo tutti destinati a deposito e archivi.

Un ulteriore suggerimento sulla bontà della scelta adottata deriva dall’analisi del sito e dalla opportunità di proteggere gli ambienti scolastici da possibili allagamenti dovuti all’esondazioni della Dora Baltea. L’area non ne è direttamente interessata, tuttavia lo è l’area immediatamente attigua a ovest, dalla quale ci si è protetti con una muretta continua di recinzione di circa 50 cm di altezza.

Il lotto è comunque caratterizzato da una depressione acquitrinosa e da numerosi canali di scolo che denotano una situazione geomorfologica caratterizzata da presenza e permanenza di acque superficiali. L’idea sviluppata nel definitivo è stata quella di innalzare anche le porzioni di piazzale interno alle maniche della scuola, creando dei giardini interni.

 

La hall d'ingresso

L’accesso a tutto il plesso scolastico avviene attraverso la Hall centrale. La configurazione degli spazi interni rigidamente vincolati dalle dimensioni sostanzialmente bloccate dalle regole di progettazione fissate dal bando di gara, le superfici necessarie, le volumetrie definite e gli spazi tecnici per gli impianti a controsoffitto, di fatto impediscono la realizzazione di una hall con altezze diverse da quelle definite dalle aule.

Per questo spazio tuttavia si è deciso di adottare una struttura a vista di acciaio e legno e spostare l’impiantistica al di sotto del pavimento che è diventato di tipo tecnico sopraelevato. In questo modo l’altezza interna della hall, fermo restando l’estradosso del solaio al piano primo è diventata di 3.60 m con un ordito di travi in legno tipo a cassettoni, offrendo un maggior respiro allo spazio. Sempre per alleggerire l’aspetto si è cercato di “allargarlo” verso l’esterno con vetrate il più possibile ampie e verso l’interno delimitandolo solo con vetrate a tutta altezza rispetto alle hall di disimpegno delle due scuole.

 

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Categoria Luogo Anno
Istruzione / Impianti e Sostenibilità / Architettura / Ingegneria / Tzemberlet - Aosta 2017


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