01 Apr

"Il mercato immobiliare turistico sta prendendo quota"

Ti segnaliamo l'intervista all'arch. Domenico La Gioia, Ad di Polistudio A.E.S. pubblicato sul  Corriere Romagna

 

Di Emer Sani

L'Ad di Polistudio Aes: "La riduzione dei voncoli normativi da parte del Comune ha dato massima libertà ai privati, così sono arrivati progetti innovativi che ridisegnano la città".

"Un'inversione di tendenza nel mercato immobiliare turistico". E' quello che sta accadendo a Riccione secondo Domenico La Gioia, architetto e amministratore delegato di Polistudio A.E.S. di Riccione, in seguito alle nuove regole urbanistiche volute dall'amministrazione comunale.

"La riduzione dei vincoli normativi, concede grandi margini di manovra e, attraverso le manifestazioni di interesse, dà ai privati massima libertà. Il risultato è che ci troviamo di fronte a un panorama estremamente articolato di proposte, con contenuti innovativi per ridisegnare la città turistica. Il brand Riccione sta rafforzando sempre di più il suo appeal nei mercati turistici e anche in quelli immobiliari".

 

E' difficile ipotizzare oggi quali saranno i reali effetti sul mercato immobiliare riccionese, ma secondo lei ci sono già dei cambiamenti?

"Di certo va segnalata una duplice inversione di tendenza: di metodo e di merito. Riguardo al metodo è innegabile che è stata imboccata una strada fino ad oggi abbastanza inesplorata, sfruttando le norme del cosiddetto periodo transitorio della nuova Legge Urbanistica Regionale.

Nel merito va sottolineato che il risultato ottenuto dal Comune, è un panorama estremamente articolato di proposte (21 pervenute e 12 selezionate), avanzate da chi ha saputo cogliere il contenuto innovativo del processo senza paura di osare, ma anche da chi si è limitato a svolgere un compito normale, proponendo interventi normali, secondo procedure usuali".

 

Come può Riccione restare al vertice del mercato delle vacanze?

"Grazie anche alla rivoluzione digitale, la domanda di vacanza, di divertimento, di intrattenimento - che ha trovato per tanti anni una risposta oltremodo strutturata nella città - sta cambiando. E molto velocemente. Occorre confrontarsi con questi continui cambiamenti, proponendo nuove forme di soggiorno, nuovi contesti, allargando i confini dell'offerta per proporre esperienze uniche, capaci di restare nella memoria, di diffondersi e di essere condivise".

La città sta cambiando marcia?

"Riccione è a un bivio, o consuma risorse nella gestione dell'esistente, o scommette sull'innovazione, sul cambiamento offrendo nuove opportunità di residenza, di intrattenimento, immaginando nuove risposte alla domanda di shopping, di benessere, di vita salubre, di sport, di relax, di divertimento.

Tutto questo processo, in sinergia con una poderosa campagna di comunicazione a supporto di proposte di intrattenimento costruite sul periodo natalizio, ha avuto il merito di consolidare il brand Riccione. La piazza riccionese è tornata appetibile e gli investitori sembrano interessati a quanto si muove su questo territorio dopo la stagnazione causata dalla crisi".

 

Dove va il mercato degli alberghi?

"Nelle dinamiche dell'immobiliare alberghiero, anche il mercato riccionese non potrà sottrarsi alla tendenza che si sta consolidando nei principali Paesi europei: meno alberghi e aumento del numero delle camere. Questo significa hotel sempre più grandi per quantità di camere e piccoli alberghi destinati, a parte alcune eccezioni di altissima qualità, a essere estromessi dal mercato. Nel nostro caso, l'ideale sarenne, credo, la giusta combinazione fra le due componenti: un mix capace di coniugare alto livello di dotazioni e servizi e offerte sempre più plasmate sulle esigenze del singolo cliente. Riccione ha tutte le carte in regola, urbane, ambientali, di dimensioni e management per offrire risposte adeguate alla moderna domanda di vacanza".

 

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