25 Feb

MIX TECNOLOGICO per l’ospitalità collettiva

 

Ti proponiamo un articolo pubblicato sulla Rivista RCI, dedicato al progetto Camplus Firenze, a cui Polistudio ha collaborato. In particolare, ti segnaliamo l’intervista all’ing. Alberto Frisoni, che ha seguito in prima persona la progettazione impiantistica.

 

di Giuseppe La Franca

Leggi l’articolo integrale:

Situato a breve distanza dal cento storico, Campus Firenze mette a disposizione 213 posti alloggio all’interno di una struttura piacevole, confortevole e dotata di tutti i servizi Camplus Firenze è uno dei più recenti complessi residenziali collettivi per studenti universitari realizzati in Italia, fiore all’occhiello del principale provider nazionale nel settore dello student housing – uno dei business in ambito immobiliare che vede sempre più investitori entrare nel mercato.

Oggi Camplus Firenze mette a disposizione 115 camere (213 posti alloggio complessivi) e ambienti ampi e accoglienti per le attività collettive e il relax, oltre a tutti i servizi alla persona, in un contesto caratterizzato da elevati livelli di qualità formale, comfort e sostenibilità energetica (classe energetica A3). [...]

 

L’edificio in sintesi

Curato da GAd Global Architectural design (architettura), Polistudio AES (impianti) e AEI Progetti (strutture), il progetto ha radicalmente trasformato un fabbricato da tempo abbandonato, RCI 42 febbraio 2022 realizzazioni costruito alla metà del secolo scorso nella prima periferia fiorentina, per ospitare il personale fuori sede del Gruppo Ferrovie dello Stato.

La parola al progettista

L’ing. Alberto Frisoni, Direttore tecnico di Polistudio AES, è stato responsabile del progetto impiantistico: «La commessa è frutto di un consolidato rapporto con la committenza che, dalla fine degli anni ‘90, ci ha portato ad affrontare progetti sempre più complessi e tecnologicamente avanzati. Camplus Firenze è un progetto emblematico per il suo iter più che decennale, come anche per la complessità dell’intervento edilizio e della configurazione impiantistica».

 

Quali difficoltà avete incontrato e come sono state risolte?

«La principale criticità è consistita nell’adattamento progressivo al mutevole quadro tecnologico e normativo, che ha caratterizzato l’ultimo decennio e che ha condotto anche a un radicale cambio di rotta della strategia progettuale: siamo passati da una nuova costruzione al recupero di un fabbricato dismesso. La necessità di recuperare parzialmente l’impianto originale del fabbricato ha richiesto estesi interventi strutturali, che hanno limitato la disponibilità di spazi per lo sviluppo dei cavedi verticali e delle dorsali. L’individuazione e il dimensionamento dei volumi tecnici sono stati complicati anche dalla presenza di solai ribassati a quote differenti, travi estradossate e rinforzi puntuali. I vincoli emersi hanno imposto un’attenzione “artigianale”, per la dovizia di particolari sviluppati e per l’ideazione di percorsi rispettosi dell’immagine architettonica. Nonostante l’apparente modularità dell’articolazione spazio-funzionale, le soluzioni impiantistiche sono differenziate per i diversi piani. Il clima di fattiva collaborazione creatosi all’interno del team progettuale ha permesso di risolvere tutte le problematiche incontrate».

 

Quali sono gli aspetti tecnici e prestazionali più interessanti del progetto?

«Dal punto di vista energetico, l’obiettivo era realizzare un sistema edificio-impianto che coniugasse elevatissime prestazioni energetiche e di sostenibilità, con investimenti che consentissero tempi di ritorno contenuti, senza pregiudizio per l’elevato comfort degli ospiti come per la semplicità di gestione. Tale obiettivo è stato raggiunto prevedendo soluzioni tecnologiche differenti ma strettamente interconnesse tra loro. La dotazione impiantistica contribuisce in modo decisivo a un’ottimale gestione della struttura in chiave multifunzionale, grazie al BMS progettato e realizzato con Teleimpianti di Bologna, partner tecnico della committenza. L’impianto a logica distribuita è altamente modulare e consente adattamenti nella configurazione degli spazi tramite selezione di scenari preconfigurati, richiamabili in modo semplice ed efficace dal personale della reception. Il risultato è un edificio altamente performante in termini di funzionalità e capacità di risparmio gestionale, oltre che compiutamente integrato dal punto di vista paesaggistico, in grado di soddisfare appieno le molteplici esigenze del committente - prima fra tutte l’offerta di un servizio di ospitalità di elevata qualità, allineato ai migliori standard internazionali». [...]

 

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