19 Sep

Progettazione multidisciplinare tra antico e moderno

Ti proponiamo un articolo pubblicato sul numero di settembre della rivista Casa & Clima. A tema un nostro progetto.

 

Scarica la rivista pp. 48-53

 

"Progettazione multidisciplinare tra antico e moderno"

Completamente ristrutturato nel rispetto dei canoni architettonici tipici degli edifici rurali bolognesi, questo antico casolare fa rivivere l’architettura del XVIII secolo

 

ALBERTO CASALBONI, GIANLUCA CORVINA E MATTEO GUIDI*
*Polistudio A.E.S.

1 n.80 www.casaeclima.com

 

Un edificio inserito in un contesto spettacolare, quello del resort di Palazzo di Varignana a Castel San Pietro Terme (BO), dove recentemente è stata ultimata anche la trattoria “Le Marzoline”, edificio progettato all’interno del contesto storico del resort.


L’ORIGINE

Il progetto ha un’origine molto lontana. È immerso in un luogo unico nel suo genere, con un’architettura risalente al XVIII secolo e un parco circostante di circa 20 ettari. L’idea iniziale della committenza era quella di riqualificare il vecchio edificio esistente per creare degli uffici; successivamente si è pensato a degli appartamenti, fino ad arrivare al progetto finale: una trattoria. Le esigenze del committente erano di avere un luogo dove si potessero coniugare due attività non sempre di facile convivenza: la mensa e la trattoria. Si è trattato di una progettazione multidisciplinare – realizzata con tecniche innovative e cura dei particolari – che ha coinvolto tutto lo staff di Polistudio. Al progetto hanno infatti contribuito l’ing. Alberto Casalboni, presidente di Polistudio A.E.S., gli architetti Gianluca Corvina, Pietro Marsciani, Valeria Ferri e Marco Fabbri e l’ingegnere Matteo Guidi.


IL NUOVO PROGETTO


Si è trattato essenzialmente di un intervento di demolizione e fedele ricostruzione di un edificio esistente. Per questo, a livello volumetrico, è stata mantenuta la sagoma del vecchio edificio, mentre i prospetti, il layout distributivo, la sistemazione esterna e tutte le tecnologie costruttive sono state ideate dal team di progettazione nella fase esecutiva.

L’input della committenza è stato quello di rispettare i canoni architettonici tipici degli edifici rurali delle colline bolognesi, ovviamente rivisitati in chiave moderna. Nella progettazione è stata prestata particolare attenzione alla morfologia del territorio, al rapporto con il paesaggio circostante e naturalmente alla funzionalità dell’edificio in relazione alle esigenze della committenza. Per questo sono stati scelti materiali propri del territorio e confacenti al contesto.

Si è optato per legno, cotto, pietre naturali e finiture adatte a un territorio collinare agricolo. Infatti, il legno e la pietra evocano la naturalità e si armonizzano ai paesaggi rurali. Sono stati scelti i colori della terra, i toni caldi e i materiali del territorio, tralasciando i colori saturi e le superfici brillanti che contrastano con i toni morbidi del paesaggio. Il risultato è quello di un rustico rivisitato; un edificio caratterizzato da forme semplici, ma – al tempo stesso – emotivamente accogliente.


COMFORT E LUCE


Per creare un ambiente intimo e riservato, internamente sono stati scelti apparecchi per l’illuminazione in ottone dallo stile classico con luce calda e un po’ soffusa. È stata data molta importanza anche all’aspetto visivo e alla luce naturale, in modo da poter godere del paesaggio anche mentre si è seduti a tavola. Ad esempio, al primo piano l’altezza di imposta delle banchine è più bassa rispetto al classico metro di altezza. In questo modo si può godere del panorama verso la via Emilia, con la pianura che caratterizza la zona e la struttura ricettiva di Palazzo di Varignana frontistante la trattoria stessa. Esternamente non poteva mancare la particolare cura del verde; per questo motivo sono stati realizzati ampi spazi verdi caratterizzati da piante autoctone (lecci, querce, ulivi).

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