02 Nov

BOOM, un contenitore di start-up all'avanguardia

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A inizio 2023 è stato inaugurato BOOM Knowledge Hub presso Osteria Grande. Un investimento ad opera di Crif e un esempio virtuoso di riqualificazione e sviluppo sostenibile del territorio in provincia di Bologna.

Realizzare un contenitore di start-up di grandi dimensioni - situato lungo la via Emilia ai piedi dei colli bolognesi - e avvalendosi di sistemi innovativi è stato sicuramente un bel traguardo per i progettisti della società di ingegneria di Polistudio A.E.S. Una realtà che da anni sta investendo su innovazione, tecnologia e sostenibilità. Per questo non poteva mancare il contributo del metodo di progettazione per eccellenza, il BIM. Un progetto che è stato portato avanti da tutto il team di Polistudio, dall’architettura alle strutture, dall’antincendio alla sicurezza e dal settore impianti. Per saperne di più abbiamo intervistato il presidente di Polistudio, l’ing. Alberto Casalboni, e il responsabile settore impianti meccanici della società, l’ing. Matteo Guidi di Polistudio.

 

Ing. Casalboni, in quale contesto è inserito il progetto e qual era il desiderio iniziale della committenza?

Il contesto in cui si inserisce il nuovo edificio è industriale. Si è trattato di un progetto di riqualificazione di una vecchia area artigianale in località Osteria Grande, frazione di Castel San Pietro Terme, in cui la committenza ha realizzato anche un campus e un resort di lusso. A Osteria Grande, la proprietà desiderava realizzare un contenitore per studenti, professionisti, imprenditori, startupper, executive e corporate. L’intento era quello di creare un polo di riferimento per l’innovazione a livello europeo. Lo spazio “BOOM” doveva essere dedicato a iniziative di formazione, innovazione e imprenditoria per uno scambio di know-how.

 

Può raccontarci quali sono stati gli step di progettazione del contenitore di start-up “Hub_Osteria Grande” di Castel San Pietro?

Innanzitutto, si doveva procedere alla demolizione di edifici esistenti e successivamente si sarebbe dovuto realizzare un nuovo fabbricato destinato ad ospitare un incubatore di start-up, riunendo diversi uffici dislocati sul territorio di Castel San Pietro Terme. Il nostro staff ha potuto seguire l’intero iter realizzativo, partendo dal concept, alla progettazione autorizzativa, alla progettazione esecutiva architettonica, strutturale, impiantistica elettrica e meccanica. L’ulteriore sfida era quella di studiare un edificio all’avanguardia, con caratteristiche NZEB. Per fare questo sono state messe in campo tutte le competenze, coinvolgendo lo staff di Polistudio in una progettazione integrata con modellazione in BIM.

Le caratteristiche architettoniche dell’edificio

L’edificio è stato progettato per essere un contenitore flessibile di uffici e start-up. Si sviluppa su una superficie 2400 Mq e si innalza su quattro livelli, ai quali si aggiungono la copertura e il parcheggio interrato. Le parole chiave dell’edificio sono flessibilità e fruibilità degli spazi interni ed esterni.

Infatti, internamente sono presenti solo alcune strutture fisse: il nucleo centrale dell’edificio costituito da vano scale, ascensori, bagni e colonne dedicate agli impianti. Attorno ad esso è presente un anello profondo circa 8 m di superficie libera, atta ad ospitare le start-up. Si tratta di un prefabbricato in cemento armato, rivestito interamente da vetrate, per permettere massima flessibilità, trasparenza e interscambio con l’ambiente esterno. La vetrata continua è il rivestimento di facciata dell’edificio che permette massime prestazioni, isolamento termico e dispersioni vicine allo zero. Sono stati, inoltre, predisposti degli schermi frangisole per mitigare l’irraggiamento solare nelle ore più calde.

"L’edificio è stato progettato all’insegna della sostenibilità, per permettere ai professionisti di vivere e lavorare meglio. [Continua a leggere...]

Ing Guidi, un progetto interamente modellato in BIM dovrebbe garantire la condivisione dei dati e una maggiore integrazione fra le discipline. È realmente così nella vostra esperienza di progettisti?

Lo sviluppo del progetto mediante metodologia BIM ha permesso un continuo ed agevole scambio di informazioni tra tutte le discipline. Il software di BIM authoring utilizzato per questo progetto è stato Autodesk Revit. La multidisciplinarità del software ha permesso di lavorare in maniera sincrona su di un unico modello, integrando tutte le discipline, senza dover ricorrere ad esportazioni ed importazioni tra software differenti che non sempre garantiscono un perfetto flusso di informazioni.

 

Progettare in BIM vi ha permesso di risparmiare tempo, ridurre gli errori, eventuali sprechi di materiali? Quali erano le sfide iniziali e come avete superato eventuali problematiche ed interferenze nella progettazione?

Una delle peculiarità di questo edificio è che internamente tutti gli impianti negli ambienti di lavoro sono a vista. L’esplorazione e check periodici effettuati sul modello ci hanno permesso di coordinare tutti gli impianti, realizzando uno schema ordinato privo di interferenze o ribassamenti e di verificarlo minuziosamente in fase di progettazione, evitando ritardi o modifiche extra-budget in fase di realizzazione.

 

Ing Guidi, Polistudio si è affidato a piattaforme e strumenti software BIM all’avanguardia, tra cui MagiCAD per Revit, per progettare i sistemi meccanici, elettrici e idraulici (MEP). Questo software di modellazione multidisciplinare avanzato include calcoli MEP e calcoli del rumore, il rilevamento delle interferenze e una vasta libreria di componenti BIM. Che tipo di plus ha garantito alla vostra progettazione?

L’utilizzo del plugin MagiCAD ci ha permesso di effettuare i dimensionamenti degli impianti HVAC direttamente in ambiente BIM e di poter gestire in maniera coordinata e in tempo reale le modifiche impiantistiche legate allo sviluppo del progetto e del cantiere. Ci ha consentito di ridurre i tempi di lavoro, potendo gestire le revisioni e dimensionamenti in tempo reale senza dover ricorrere a fogli di calcolo standard.

 

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