09 Sep

Centinaia di fan alla posa della prima pietra del centro dedicato al Sic

 

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Pensavo foste meno!”. Così ha esordito Paolo Simoncelli ieri pomeriggio, visibilmente emozionato, davanti alle centinaia di fans e amici radunatisi sulla collina di Coriano, a Sant'Andrea in Besanigo per la cerimonia della posa della prima pietra della casa accoglienza per ragazzi disabili intitolato al Sic.

Si è respirata un’aria familiare, di festa, ma anche di dolore, nel ricordo di un campione scomparso cinque anni fa, ma che ha lasciato un segno indelebile nei cuori di chi lo ha amato e continua ad amarlo.

“Oggi voglio far vedere a chi ha creduto in noi che avevano ragione - ha proseguito Simoncelli - dalla Sig.ra che ogni mese da cinque anni manda alla Fondazione 5,80 € alle grandi aziende che ci danno cifre più grosse. Voglio dimostrare che è possibile fare bene".

Tra i presenti al momento ufficiale Carlo Pernat, che ebbe per primo l'idea di costituire la Fondazione, Carmelo Ezpeleta, CEO di Dorna. Presenti, oltre ai progettisti di Polistudio A.E.S., anche gli sponsor storici del Sic, prima tra tutti San Carlo che in questi anni ha avviato grandi azioni a sostegno della Onlus. Non poteva mancare poi Paolo Beltramo, leggendario commentatore della MotoGP e grande amico da sempre del Sic. Ed è stato proprio Beltramo a leggere la pergamena scritta per Marco dai suoi genitori.

La cerimonia si è conclusa con la benedizione della prima pietra, sotto alla quale resteranno per sempre conservate le parole scritte da papà Paolo e mamma Rossella per il loro Marco. Una copia del testo integrale sarà riportata sul muro esterno della casa di accoglienza, il 'muro di Marco'. Tra i presenti anche il primo cittadino di Coriano, Domenica Spinelli. “Marco ha cambiato la storia di Coriano – ha dichiarato - portando Coriano nel mondo ed ora il mondo guarda a Coriano grazie alle opere della sua Fondazione".

 

Lettera a Marco Simoncelli:

«Te ne sei andato durante quella gara del 23 ottobre 2011. Dove non sappiamo, ma non deve essere troppo lontano se scorgiamo il tuo 58 appiccicato, disegnato, tatuato un po' dappertutto, se ci tornano in mente così spesso i tuoi riccioli grandi, il tuo sorriso sincero, la tua allegria, il tuo saper regalare emozioni, amicizia, amore, se rivediamo i tuoi sorpassi, le tue sfide, le tue gare totali.

 

E ci sei -tanto- nella tua galleria a Coriano, dove quasi ti si può accompagnare per mano lungo tutti i passi della tua carriera, nelle tue passioni, nella tua crescita.

 

Ma è soprattutto qui, in questo progetto, che ti sentiamo vicino.

 

Questa prima pietra è solida, solidissima perché appoggia sulla sofferenza che si può alleviare, sulla sfortuna che si può contrastare, sul destino avverso che si può combattere, sull'amore che può provare a vincere, sulla dolcezza che può addolcire vite amare e difficili, condizioni ingiuste. Nel dolore e nei sorrisi, nelle difficoltà e nei progressi, nella fatica e nella speranza dei ragazzi che verranno ospitati qui ci sarai sempre tu, Marco.

 

Ti sentiremo vicino, sarà come abbracciarti di nuovo, seguirti in una gara molto più dura e lunga, che non ha una bandiera a scacchi come obiettivo, ma che vincerai ogni volta che qui dentro prenderà vita una risata, un po' di gioia, una speranza.

 

E chissà, forse è proprio per questo che te ne sei andato: per poter correre in pace una gara più importante, perché la tua sete di giustizia, la tua sensibilità potessero esprimersi e rinnovarsi senza un traguardo, senza fine».

 

VIDEO

Il lascito di Simoncelli - Mediaset Sport

Studio Aperto: Nel nome del Sic

CORIANO: Posa della prima pietra del centro disabili intitolato a Marco Simoncelli - Teleromagna


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