26 Oct

Il legno è il nuovo mattone?

Il legno può diventare protagonista anche nell’architettura degli edifici più imponenti. Un vantaggio sia per l’ambiente che per la salute.

 

Ti proponiamo un'intervista pubblicata sulla rivista Casa&Clima pp.24-27

 

In questi anni le case in legno hanno avuto una grande evoluzione tecnologica e sono sempre più ricercate sia in Italia che nel mondo. Oltre a essere un materiale naturale e versatile, il legno si presta infatti a diverse soluzioni architettoniche e innovative, divenute con il passare degli anni un vero e proprio modello positivo di abitazione. Per conoscerne meglio le peculiarità di questo materiale, abbiamo intervistato l’arch Pietro Marsciani e l’ing Matteo Guidi di Polistudio A.E.S. che hanno seguito da vicino la progettazione di un condominio in legno e cemento a Rimini.

  

 

Arch Marsciani, quali sono i vantaggi di una costruzione in legno?

La costruzione in legno è vantaggiosa per diversi motivi. Innanzitutto è un materiale leggero, quindi facilmente trasportabile e maneggiabile in cantiere; inoltre, ha dei tempi di costruzione più veloci rispetto ai sistemi di costruzione tradizionali. Un edificio, anche di molti piani, è relativamente semplice e veloce proprio perché il montaggio viene effettuato interamente a secco mediante l’utilizzo di collegamenti meccanici. In più, essendo il legno un materiale rinnovabile e riciclabile, permette di consumare molta meno energia nelle fasi di produzione e posa in opera.

 

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In molte zone del mondo ad alto rischio sismico si sta sempre più utilizzando questo sistema costruttivo, poichè un’ossatura in legno – essendo più leggera e flessibile – risentirebbe meno del sisma. Cosa ne pensa?

P.M.: Le forze agenti su una costruzione in caso di sisma sono proporzionali alla massa della costruzione stessa. La massa del legno è circa 1/5 di quella del calcestruzzo; ciò significa che le costruzioni in legno sono sottoposte a un impeto distruttivo del terremoto decisamente più ridotto. Inoltre, grazie alle sue caratteristiche meccaniche, il legno è naturalmente elastico e, di conseguenza, sopporta facilmente la deformazione. Questo si manifesta in modo positivo, in particolar modo durante l’azione del sisma, in quanto la maggiore deformabilità della costruzione permette di assorbire meglio l’onda sismica.

 

Come si comportano questi edifici per quanto riguarda eventuali problematiche di infiltrazione e umidità?

P.M.: Le moderne case in legno sono progettate in modo tale che gli elementi costruttivi non siano esposti direttamente alla pioggia. Inoltre, gli attuali sistemi costruttivi in legno prevedono una serie di strati esterni che ricoprono la parte strutturale, evitando che la stessa sia esposta direttamente all’esterno. Le pareti in legno, per esempio, sono ricoperte da uno strato isolante e uno di finitura, che contribuiscono a impedire la penetrazione di acqua e umidità dall’esterno. Uno degli aspetti più critici per le strutture in legno relativamente all’umidità è il punto di contatto della struttura con il terreno. In una corretta progettazione è utile prevedere una fondazione rialzata: viene realizzato sopra la platea un cordolo in cemento, alto una decina di centimetri circa, sopra il quale vengono installati i dormienti in legno e le relative pareti.

 

Dal punto di vista delle prestazioni energetiche, il legno viene considerato un materiale particolarmente adatto a ridurre i consumi energetici, poiché consente di diminuire le dispersioni termiche invernali e il passaggio di calore estivo. Una parete in legno spessa 10 cm isola quanto una in calcestruzzo di 80 cm. Cosa ne pensa?

M.G.: L’edilizia in legno è una valida alternativa a quella in muratura ed è sempre più diffusa. Grazie alla bassa presenza di ponti termici (balconi, pilastri) o di falle nell’involucro esterno, la casa risulta fresca d’estate e calda d’inverno. In questo modo vengono anche limitate al massimo le spese di condizionamento e riscaldamento. La trasmittanza termica è una grandezza fisica che ci consente di quantificare l’isolamento termico offerto da una parete o da un serramento/infisso. Misurando la quantità di calore dispersa attraverso la superficie della parete stessa ottieni il valore che descrive il materiale della parete in termini di efficienza energetica e capacità di isolamento termico.

In altre parole: definisce la tendenza di un elemento allo scambio di energia, ovvero l’inverso della capacità isolante di un corpo. Si evince che a un valore di trasmittanza termica basso corrisponde la buona capacità della parete di trattenere il calore o l’aria fresca all’interno dell’edificio. Oggi stiamo sempre più attenti a massimizzare la resa energetica degli edifici, sfruttando l’energia disponibile, minimizzando gli sprechi e le dispersioni. Conoscere la trasmittanza termica di pareti, infissi e serramenti è perciò una condizione necessaria per attuare questa valutazione e risparmiare energia. Il legno è sicuramente un materiale che migliora il comfort e il nostro benessere abitativo, poiché possiede un basso valore di trasmittanza termica. Se la posa della struttura prefabbricata, soprattutto nei punti critici, è stata eseguita con sapienza – così come i trattamenti fatti sulle parti lignee strettamente a contatto con gli agenti atmosferici – la casa può durare anche secoli. Tutto dipende dalla qualità della costruzione e da specifici accorgimenti tecnici. Sono questi a garantire longevità alla casa.

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Arch. Marsciani, concorda sul fatto che gli edifici in legno siano competitivi dal punto di vista dei costi e delle tempistiche di costruzione?

P.M.: Come detto, l’abbattimento dei tempi di costruzione incide sensibilmente anche sul costo finale dell’investimento e consente di essere competitivo rispetto agli altri sistemi costruttivi. Nel 2016 siete stati convocati per realizzare un edificio in legno multipiano. Potete raccontarci meglio di questo progetto: dall’idea iniziale del committente al concept, fino alla sua realizzazione? P.M.: Si tratta di un edificio di quattro piani più terrazza in copertura e piano interrato per i posti auto, con sistema costruttivo in X-lam e vano scala in C.A.; quindi un sistema misto. L’edificio è composto da duplex e bilocali per un totale di cinque appartamenti. Si presenta come un edificio pulito e lineare, elegante nella sua forma snella, situato in viale Trieste a Rimini. Grazie alla piacevole presenza dei pini che costeggiano il viale, le zone giorno si aprono su terrazzi “loggiati” larghi e profondi, schermati in modo intelligente da pannelli scorrevoli automatizzati composti da listelli verticali in legno composito. Questi pannelli che circondano l’edificio permettono l’ombreggiamento nella zona giorno e l’oscuramento nella zona notte, regalando una facciata sempre in movimento. Dalla copertura piana si può infine godere della vista verso il lungomare. 

 

Che tipo di problematiche avete riscontrato e come le avete risolte?

M.G.: Come prima esperienza su edifici di questo genere ci aspettavamo di dover affrontare problematiche particolari. Eravamo forse più spaventati dalla novità che dall’effettiva difficoltà. Nella pratica, infatti, la progettazione e la successiva realizzazione degli impianti termici non ha comportato difficoltà particolari. Gli impianti sono stati progettati come per una costruzione in muratura di tipo tradizionale. Ogni appartamento è servito da un generatore di calore del tipo ibrido (caldaia + pompa di calore) posto sul terrazzo esterno. Il sistema di riscaldamento è del tipo radiante a pavimento. Certamente, avendo a che fare con solai in legno, prima di procedere alla posa degli alleggeriti e dei massetti è stata posta particolare attenzione all’impermeabilizzazione con teli di protezione, al fine di non compromettere la stabilità del legno.

Per la climatizzazione sono stati utilizzati ventilconvettori canalizzati, alimentati sempre dalla pompa di calore. Questi sono stato installati nelle porzioni di controsoffitto realizzate all’uopo. Le posizioni delle forature e dei cavedi sono molto vincolanti, perché la loro realizzazione post progetto diventa di difficile realizzazione. Pertanto, in fase di progetto si è proceduto a un’attenta analisi delle forometrie necessarie al passaggio degli impianti, sia sui solai che sulle murature portanti. Tutte le unità esterne collegate agli impianti ibridi sono state collocate sulla copertura piana del fabbricato. Per il passaggio delle tubazioni sono stati predisposti opportuni passaggi impiantistici nei solai. Con il contributo dell’involucro edilizio e delle prestazioni degli impianti abbiamo raggiunto la classe energetica A4.

 

Leggi l'intervista su Casa&Clima

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